logo buzzland
buzzland

Attualità, lifestyle, gossip e tanti altri argomenti interessanti

Prelibatezze orientali

Prelibatezze orientali

Sarà una conseguenza naturale del progresso, sarà forse a causa della globalizzazione, ma bisogna ammettere che la grande differenza che c’era prima con la cultura e le tradizioni dei paesi dell’Est oggi è sicuramente diventata un po’ meno visibile; si, perché se oggi andiamo in giro è facile incontrare dei giapponesi vestiti come americani, così come è sempre più frequente trovare dei sushi bar mentre magari si cammina per le strade di Milano.

Forse dovremmo ammettere che se non fosse per gli orientali noi non avremmo mai visto sulle nostre tavole alimenti che invece sono utilissimi al nostro organismo; miglio, mais, orzo, soia, grano, alghe, oltre ad avere un buonissimo sapore, posseggono enormi proprietà benefiche per il nostro corpo, e allora perché non approfittarne? La stessa sanissima abitudine che hanno gli orientali di usare poco o addirittura zero sale a vantaggio di un maggior utilizzo di spezie per insaporire è da apprezzare e tenere in considerazione…mica stupidi gli orientali!

Differenze tra cucina europea e cucina asiatica

Diciamo che man mano che si va avanti i due mondi interscambieranno sempre più le loro culture e le loro tradizioni, ed il primo settore dove ciò sarà maggiormente visibile sarà senza dubbio quello alimentare e della ristorazione; per grosse linee comunque, gli orientali utilizzano il riso come principale fonte di carboidrati e si affidano soprattutto a soia, alghe, e pesce per assumere proteine, cosa che noi facciamo invece utilizzando pane e pasta per i carboidrati e carne o pesce per le proteine.

Le differenze tra europei ed asiatici in cucina possono forse essere riassunte in un concetto fondamentale: molte volte gli europei siedono a tavola e mangiano semplicemente per espletare una funzione fisiologica, per gustarsi una bella abbuffata, gli orientali no, mai! La cultura dei paesi dell’Est considera la cucina come come una sorta di trattamento medico integrativo, un modo di curare il proprio corpo a partire dall’alimentazione.

cucina-asiatica1

Cucina cinese

La cucina cinese ha una storia ultramillenaria, e bisogna fare un salto indietro nel tempo fino all’era Paleolitica per trovare le sue radici; sembra infatti che intorno al 5400 a.C. in Cina già ci fossero le prime coltivazioni di miglio e panìco e che, oltre ovviamente alle attività di allevamento di ovini, bovini, caprini, suini e pollame, le verdure, i legumi, e tutta una serie di alimenti basicamente ricchi di fibre costituissero già la dieta quotidiana dei popoli preistorici.

Come accennavamo prima, la cucina cinese è molto legata alla medicina ed alla filosofia; in cina si suole distinguere gli alimenti yin, freschi e leggeri come ad esempio i legumi, dagli alimenti yang, un po’ più pesanti, speziati, (o addirittura fritti) generalmente a base di carne. Lo scopo è quello di allenarsi a mantenere una certa armonia nel proprio corpo, riuscendo a mescolare bene il freddo ed il caldo armonizzando i gusti e mantenendosi sempre in perfetto equilibrio.

Cucina giapponese

Pur restando più o meno sulla stessa falsariga della Cina, almeno per quanto riguarda gli alimenti principali che maggiormente vengono utilizzati, i giapponesi sono soliti classificare i piatti della propria cucina al modo in cui essi vengono cucinati; spesso i nomi delle pietanze ‘contengono’ in un certo senso il nome della tecnica utilizzata per cucinarli, non i nomi dei singoli ingredienti da cui esse sono composte.

Nello Yakitori ad esempio, che per chi non lo sapesse è un piatto tipico giapponese a base di spiedini di pollo, il vocabolo yaki indica di per sé un qualcosa cucinato alla piastra o grigliato, mentre nello yakimono il vocabolo mono indica un qualcosa che va servito come contorno. Così come in Cina, anche in Giappone si usa poco il sale e vengono preferite le spezie, ed anche qui troveremo su tutte le tavole sempre un po’ di soia per condire il nostro cibo.

cucina-asiatica3

Cucina thailandese

Anche nel caso della cucina thailandese sono i piatti leggeri e ben aromatizzati a dominare la scena culinaria ed è il pesce il vero protagonista sulle tavole, spesso aromatizzato con peperoncino e basilico thai, basilico sacro, scalogno e citronella. I thailandesi curano molto i piatti in tutti i minimi dettagli e sono scrupolosissimi nel bilanciare i gusti fondamentali (dolce, salato, aspro, amaro), accompagnando anch’essi la maggior parte dei cibi tradizionali con il riso.

Molto utilizzata nella cucina tipica thailandese è anche la frutta, in alcuni casi caratteristica esclusivamente di quei luoghi; esiste ad esempio la pitaya, forse meglio conosciuta come dragon fruit, ricca di sali minerali e con un gusto dolcissimo, il durian, considerato dai thailandesi ‘il re della frutta’, il litchi, tutte qualità di frutta eclusive della thailandia che, oltre ad essere incredibilmente saporite, contribuiranno senza dubbio a dare quel tocco inaspettato di originalità e sapore alle pietanze che andranno a guarnire con la loro presenza.

BUZZLAND NEWS

Leggi anche x